L’importanza di un gabinetto

L’importanza di avere a disposizione un gabinetto è forse difficile da intendere, per chi lo considera scontato. Certo, è una questione di igiene pubblica: in tutti i rapporti sullo sviluppo umano si parla di sanitation per intendere le infrastrutture e servizi per «disporre in modo sicuro dell’urina e feci umane», come si può leggere sul sito dell’Organizzazione mondiale della sanità. Gabinetti, fognature e depuratori sono essenziali, la loro mancanza è una grave fonte di malattie.

Bene, ma il film documentario appena premiato in India non parla di fognature e di sanità. Parla di sei donne di un villaggio dell’Uttar Pradesh, nella pianura del Gange, cuore dell’India hindi, che fuggono dalla casa del marito perché non c’è il gabinetto, e tornano dai propri genitori. E spiega perché la mancanza di un gabinetto è un grave problema di dignità e di diritti, oltre che naturalmente anche di igiene.

In Can’t Take This Shit Anymore (il titolo non potrebbe essere più chiaro, in entrambe le possibili accezioni: «non posso più trattenere la cacca» – o «non ne posso più di questa merda»),  il regista Vinod Kapri spiega perché. Anzi, lo lascia spiegare alle protagoniste. L’attivista locale Asma Parveen, che spiega perché la mancanza di servizi igienici sia non solo un problema sanitario ma anche un problema di sicurezza e dignità per le donne. Dove appartarsi, dove andare a fare i bisogni?

Nei campi, a lati delle strade, la mattina molto presto e la sera tardi per non essere viste. Vanno in gruppo per difendesi da molestatori (alcuni casi di stupro arrivati di recente alle cronache sono avvenuti proprio così – ragazze aggredite quando si sono allontanate da casa di notte per fare i bisogni). I fari dei veicoli sono tra i maggiori nemici, spiega Parveen. «Dicono che è un problema minore, ma per me è un grande problema. Una donna deve reprimere i propri sentimenti, oltre ai propri bisogni». Se ha maldipancia, o le mestruazioni, la sofferenza cresce.

Il talento del regista sta nel far parlare le protagoniste e le immagini (e di fare «un film sulla merda senza mostrare la merda», dice), sfidando la censura sociale di un argomento simile. Interessante che questo documentario abbia vinto il National Award nella categoria di Miglior film su tematiche sociali – a pari merito con Daughters of Mother India, di Vibha Bakshi, sulla violenza sessuale contro le donne.

@fortimar