Malaterra. Così hanno avvelenato l’Italia

A Brescia ci sono giardinetti dove i bambini non possono giocare. I cartelli sono chiari: non buttarsi sull’erba, non raccogliere fiori e foglie, non giocare con la terra e non scavarla. Il motivo è che i terreni sono contaminati da diossine e Pcb, policlorobifenili, sostanze estremamente tossiche e cancerogene disperse da una vecchia fabbrica chimica, la Caffaro.  A Taranto invece quando […]

Continue reading


Portoscuso, condannati a respirare piombo

Il gruppo Sider Alloys di Lugano ha acquisito lo stabilimento ex Alcoa di Portovesme, in Sardegna, il più importante impianto italiano per la produzione di alluminio primario. L’accordo è stato firmato il 15 febbraio presso il ministero per lo Sviluppo Economico (Mise), a Roma, e coinvolge Invitalia, l’agenzia italiana per gli investimenti. È stato annunciato […]

Continue reading


Qui Tehran, nello smog

Respirare è faticoso, a Tehran. La capitale iraniana, che con il suo distretto urbano allargato fa circa 12 milioni di abitanti, è tra le città più inquinate del mondo – se la batte con Pechino, New Delhi, Città del Messico. I motivi sono da cercare nei quattro milioni e più di auto e 2,5 milioni […]

Continue reading


Guatemala, ucciso l’attivista che aveva denunciato l’inquinamento. In tutto il mondo attivisti sotto tiro

La notizia viene dal Guatemala: un attivista ambientale è stato ucciso, e altre tre sono scomparsi. Rigoberto Lima Choc, 28 anni, era maestro di scuola e da poco consigliere del municipio di Sayaxché, nel Peten. Era anche tra i primi abitanti di quella regione rurale e indigena a denunciare alle autorità l’inquinamento del fiume La […]

Continue reading